Amico Casco, Ti Sei Fatto In Tre Per Me

Amico Casco, ti sei fatto in tre per me

Una frattura in tre parti sul lato sinistro, dalla base della testa, altezza nuca, alla fronte. La stessa che avrebbe potuto riportare il mio cranio, invece le botte le ha prese tutte il Casco. Amico Casco. Povero, eroico, piccolo e di basso costo, ma di altissima utilità. Chi dice che non serve, che per una pedalata in amicizia è superfluo, che rovina l’acconciatura, che magari ha freddo, perché in testa preferisce mettere un vezzoso cappello multicolore, è servito. Il casco salva la testa, per non dire la vita. Aggiornarsi sulle infinite e caldissime stilose novità su sottocaschi e bandane…

I Fatti. Un’esperienza banale se volete, ne potreste sentire mille e mille così. Insomma una fra mille, ecco moltiplicatela per mille buone ragioni per portare sempre il casco.
Sabato mattina, fine inverno, finalmente meno umido, tiepido sole padano. Ok si va, allenamentino semplice, in compagnia, qualche nuova compagna con noi, qualcuno che non ha tanta esperienza in bici da corsa. Perfetto per me che di esperienza ne ho solo appena di più e velleità ancora meno, dunque amo andar “diversamente forte”.

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Maestri E Allenatori, Ma Solo Per Passione

Maestri e Allenatori, ma solo per Passione

Gli sguardi di chi entrava, venerdì sera, clima pre pasquale, nella caratteristica taverna dell’Hotel Vittoria nel centro di Folgaria (Tn) avevano un che di perplesso…
“Ma che ci fa qui l’autrice di un libro nato a bordo piscina, che c’azzecca con noi gente di montagna? “, sembravano chiedersi vacanzieri, maestri di sci, atleti che a poco a poco, timidamente, goccia a goccia, hanno riempito la sala come una buona birra, avrebbe potuto spillare riempiendo i boccali sul bancone della taverna.
Ci ha pensato Corrado Sulsente,  guida dei maestri della scuola Scie di Passione e molto altro a, è il caso di dirlo, rompere il ghiaccio. È stato lui, che fortemente ha voluto questo incontro, e spiegare che cosa ci facevamo lì tutti insieme, gente di neve, di acqua, di pianura: in un’unica parola, gente di sport.
“Che cosa abbiamo in comune con questo libro, noi che lavoriamo a far appassionare le persone alla neve? Beh, basta leggere il titolo e soprattutto il sottotitolo, Gli Inaffondabili  Storie di ragazzi allenati alla vita. Perché io sono convinto che non c’è nulla che prepari alle sfide quotidiane come la passione per uno sport. E poi questo non è un libro per campioni, per gente che vince medaglie, ma un libro per chi fa del proprio meglio sempre e comunque, per chi s’impegna in ciò che lo appassiona, a prescindere dal risultato che ottiene”.

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